Novembre 2022: ho una tela coloratissima che mi guarda dal cavalletto.
Sta lì da settimane. Ho preso i colori densi, spessi, li ho stesi senza pensarci e senza risparmiare. E poi ho detto boh, che significa? Non mi dice niente, ho sprecato una grande occasione. Mi sono intristita, ho gettato la spugna. Sai, mi capita spesso di dipingere qualcosa che penso sia fighissimo e poi, guardandolo, sentirmi delusa, persa. Che ciofeca. Che brutto sgorbio, mi dice il giudice interiore. E quindi?
In questi casi niente di meglio che girare i tacchi, occuparsi d’altro, ignorare il problema. Le cose, prima o poi, si sistemano, si aggiustano, ma il casino è che non lo fanno quando vuoi tu: scelgono loro il momento per farlo.
Ci vuol pazienza, con le cose. E con le tele irrisolte.
Infatti anche questa continuava a catturarmi lo sguardo, quasi volesse dirmi eh no eh, adesso mi completi, mica mi lasci qua a far polvere. Le tele, devi sapere, se vengono maltrattate si incazzano, si fanno notare, protestano a modo loro. Ogni volta che la guardavo provavo un fastidioso malessere. Dovevo risolverla, dovevo arrivare al dunque ma proprio non mi veniva la soluzione. Blocco.
Ma un giorno, preso il coraggio a due mani e un uniposca bianco a punta fine nuovo fiammante ho cominciato a fare di tutti quei colori dei frammenti. Un po’ come quando prendi un foglio e lo strappi fino a farne dei coriandoli, o quando a tavola mascheri il nervosismo facendo palline di mollica di pane, ho scaricato la tensione, l’ansia, la preoccupazione che mi tormentava e ne ho fatto scaglie di luce. E chissenefrega se lo rovino, mi son detta. Io ci provo.
E adesso, che di questi frammentini riempio lo studio, mi ritrovo a guardare le tele e immaginarle parte di qualcosa. Chissà se un giorno qualche altro occhio verrà catturato da queste schegge colorate. Chissà se i frammentini partiranno per qualche destinazione ora a me sconosciuta.
Per adesso li guardo e mi piacciono, perché sono di tutti i colori e ricordano la natura. Sono un vetro rotto che diventa bello proprio perché è stato frantumato, perché ogni frammento racchiude un capolavoro di luce. In fondo anche la vita è fatta di frammenti, grandi piccoli complessi e irregolari. E colorati.
